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CHIAROVEGGENZA E INTROSPEZIONE DELLE ANIME

CHIAROVEGGENZA E INTROSPEZIONE DELLE ANIME

La chiaroveggenza è quel particolare carisma - posseduto ovviamente soltanto da Santi Personaggi - che consente di vedere cose remote o di prevedere il futuro o di vedere ed udire a distanza nello spazio e nel tempo senza il concorso dei sensi e delle normali capacità intellettive. Tale capacità fu sperimentata da Padre Pio sebbene tale carisma, in lui, trovava uno sviluppo del tutto particolare. Infatti, Padre Pio riusciva perfino a scrutare una persona sino a raggiungere la parti più segrete dell'anima. Molte testimonianze restano dei singolari interventi di Padre Pio.

1)Un figlio spirituale di Padre Pio residente a Roma, essendo in compagnia di alcuni amici, omise per vergogna, di fare ciò che solitamente faceva passando vicino ad una Chiesa cioè, una piccola riverenza in segno di saluto a Gesù sacramentato. Ecco allora improvvisa e forte giungergli all'orecchio una voce - la voce di Padre Pio - e una parola: "Vigliacco!" Recatosi, dopo qualche giorno a San Giovanni Rotondo, si sentì così apostrofare da Padre Pio: "Attento, questa volta t'ho soltanto sgridato, la prossima volta ti darò un bello scapaccione".

2)Verso il tramonto, nel giardino del convento, Padre Pio, che sta amabilmente conversando con alcuni fedeli e figli spirituali, si accorge di non avere con se il fazzoletto. Ecco allora rivolgersi ad uno dei presenti e dirgli: "Per favore, ecco la chiave della mia cella, devo soffiarmi il naso, vai a prendermi il fazzoletto". L'uomo si reca nella cella, ma, oltre al fazzoletto, prende uno dei mezzi guanti di Padre Pio e se lo mette in tasca. Non può lasciarsi sfuggire l'occasione di entrare in possesso di una reliquia! Ma al ritorno in giardino, consegna il fazzoletto e si sente dire da Padre Pio: "Grazie, ma ora ritorna nella cella e rimetti nel cassetto il mezzo guanto che ti sei messo in tasca".

3)Una signora era solita, ogni sera, prima di andare a dormire, inginocchiarsi dinanzi ad una fotografia di Padre Pio e chiedergli la benedizione. Il marito, pur essendo un buon cattolico e fedele di Padre Pio, ritenendo che quel gesto fosse una esagerazione ed ogni volta si metteva a ridere e la prendeva in giro. Un giorno ne parlò con Padre Pio: "Mia moglie, ogni sera si inginocchia davanti alla vostra fotografia e vi chiede la benedizione". "Si, lo so: e tu", gli rispose Padre Pio, "ci ridi sopra".

4)Un signore racconta: - "Una sera mangiai qualche fico di troppo. Me ne feci scrupolo. "Ho commesso un peccato di gola - mi dissi - per cui domani, essendo il mio giorno di confessione con Padre Pio, lo confesserò". Il giorno seguente, camminando lentamente nella strada che conduce al convento, feci l'esame di coscienza. Il peccato di gola non mi venne in mente. Mi confessai ma prima di concludere la confessione, prima dell'assoluzione, dissi a Padre Pio: "Ho l'impressione di dimenticare una colpa, forse la più grave, ma non riesco a rammentarla". "Eh via, andiamo" - mi rispose sorridendo - "per due fichi!"

5)Una signora racconta: "Volli partecipare anche io ad un viaggio organizzato per San Giovanni Rotondo allo scopo di conoscere ed avvicinare Padre Pio. Era l'anno 1961. Nel pullman un signore, a voce alta, ad un tratto disse: "Mia moglie ha voluto che l'accompagnassi da questo "impostore". Il riferimento al caro Padre era evidente. Ebbi una stretta al cuore per quell'insulto. Quando fummo a San Giovanni Rotondo, ci recammo subito in chiesa per partecipare alla Santa Messa. Al termine Padre Pio passò tra i pellegrini. Giunto vicino a noi, si fermò proprio di fronte a quel signore che nel pullman aveva detto male di lui e disse: "Venga qui, lei" Venga da questo impostore". L'uomo impallidì, si inginocchiò e, balbettando, riuscì a dire soltanto: "Perdonatemi, Padre! Perdonatemi!", Padre Pio allora gli mise una mano sulla testa e, benedicendolo, aggiunse: "Alzati, ti perdono". Quel signore convertì all'istante, tra l'ammirazione e la commozione di tutti.

dal sito http://www.padrepio.catholicwebservices.com/