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I MUSICARELLI

Ultimo Aggiornamento: 25/07/2004 02:01
Utente Junior
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25/07/2004 02:01


I Musicarelli
I film che cantavano l'Italia degli anni '60

Il fenomeno del genere "Musicarelli" ebbe una vita relativamente breve, ma intensissima, rimanendo per sempre scolpito nell'immaginario italiano. Il boom si ebbe nella seconda metà degli anni '60, ma le origini affondano le radici nel decennio precedente: uno dei primi "proto-musicarelli" lo si deve allo sceneggiatore e regista Alessandro Blasetti, che inserì tra i vari episodi del film Altri Tempi (1951) un misto di vecchie canzoni. Sanremo nasce come manifestazione lo stesso anno, ma ovviamente per il momento i due fenomeni non sono strettamente collegati. Domenico Paolella continua nel filone con la trilogia di film Canzoni di mezzo secolo (1952), Canzoni, canzoni, canzoni (1953) e Canzoni di tutta italia.

Negli anni '50 furono prodotte numerosissime commedie con gli ingredienti "musica-amore-canzoni", molto spesso ambientate a Napoli e interpretate da cantanti quali Claudio Villa, Nilal Pizza, Luciano Tavoli, Nunzio Gallo. Tra i registi specializzati nel genere ricordiamo Armando Fizzarotti, Pino Mercanti, Flavio Cazavara, Giorcio Simonelli e Marino Girolami.

I "Musicarelli" veri e propri, nascono però solo grazie all'arrivo in Italia di pellicole americane quali Il Re del Rock and Roll (1956) di Will Price, I Frenetici (1957), di Fred Sears, Il Delinquente del Rock'n Roll (1957) di Richard Thorpe e La Via del Male (1958) di Michael Curtiz.

La formula di questi film ispirò giovani registi italiani, che la importarono nelle produzioni della nostra penisola. Se poteva andare bene per Elvis Presley, sicuramente avrebbe funzionato con Adriano Celentano, che a lui in parte si ispirava.

Formalmente ricalcato sui beach party movies che piacciono agli adolescenti americani, Il "bitt" italiano, ovvero l'adattamento dei fermenti beat d'oltremanica e d'oltreoceano in chiave nostrana, è irrequieto ma gentile, ribelle ma senza esagerare. Nei film i giovani sono impulsivi, sbarazzini, insicuri, sovversivi (ma più nel gergo, nelle inflessioni formali, che nella sostanza).

Negli anni Sessanta,vi sono tanti esempi di Musicarelli;per esempio,la trilogia morandiana ("In ginocchio da te","Non son degno di te","Se non avessi più te"),poi "Lisa dagli occhi blu" con MArio Tessuto,vari film che vedono protagonisti Al Bano,Caterina Caselli,ROcky Roberts.Mentre questo genere diventa negli anni 70-80 un genere che rimane circoscritto alla realtà napoletana,con i vari Mario Merola,Nino D'Angelo,Carmelo Zappulla,MArio Da Vinci.
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