Le teorie sull'origine dei tarocchi sono molteplici e varie.
Alcuni sostengono che derivino da giochi portati in Occidente da Marco Polo o che risalgano al tempo di Carlo VI, il principe pazzo, e della sua graziosa innamorata Madamigella Odette (e, dunque, dalle prime tavole dipinte a mano da Giacomino Gringonneur).
Vi è, poi, chi li fa risalire alla naibi spagnole (gioco di carte e percorso di preparazione morale, culturale e spirituale imposto ai figli della migliore aristocrazia spagnola) e chi, invece, li considera un'evoluzione della trasposizione delle lettere dell'alfabeto ebraico all'interno di una scacchiera...
La teoria più accreditata, infine, afferma che i tarocchi siano l'evoluzione storica delle tavole di Thot: 78 tavolette di origine egizia nelle quali sarebbe stato sintetizzato il libro di Toth, antico testo della Conoscenza, della Vita e della Morte, cui era affidato il compito di trasmettere ai posteri la storia dell'umanità nella sua completezza, per il tramite di una simbologia diretta alla rappresentazione del passato, del presente e del futuro dell'uomo ed alla rivelazione dei "segreti" del giusto percorso.
Gli Arcani Maggiori dei tarocchi, in buona sostanza, altro non sarebbero, che il prodotto della costante opera di adattamento alle epoche ed ai costumi succedutisi nel tempo, delle tavole in questione.
Con ogni probabilità la diffusione dei tarocchi in Europa è da accreditare alle popolazioni nomadi (Zingari) ed alle varie campagne militari combattute dalle popolazioni europee in Oriente.