00 27/07/2004 13:44
LA BILOCAZIONE

LA BILOCAZIONE

È insito nella natura umana il sogno di poter volare. Poter cioè rompere la legge di gravità che ci tiene fissi al suolo e librarsi nell'aria per raggiungere località lontane come se lo spazio non esistesse. Spostarsi come fanno gli uccelli, anzi più velocemente di loro, con la celerità del pensiero.

Finora l'uomo è riuscito a costruire macchine sofisticate che Imitano il volo degli uccelli, ma quel sogno mitico è ancora lontano.

Tuttavia sembra che certi individui lo abbiano realizzato. Sono individui speciali. Persone che coltivano l'esoterismo, le alte esperienze mistiche. Santi e guru. Nei libri che li riguardano si legge di viaggi astrali, di bilocazioni, di esperienze fuori del corpo che infiammano la fantasia.

Una di quelle persone è padre Pio. "Non dormiva quasi mai" sostengono coloro che lo hanno conosciuto bene. Alla sera, quando le persone normali si coricavano per riposarsi dalle fatiche del giorno, lui iniziava una nuova "giornata" lavorativa. A quanto è dato sapere, occupava le ore della notte a pregare e a "viaggiare" per il mondo.

"Viaggiava": proprio così. Si recava, cioè, in bilocazione, nei luoghi più svariati per incontrare persone, confortarle, portare loro un aiuto morale.

Con il termine "bilocazione" si intende che una persona si trova contemporaneamente in luoghi diversi. Concetto difficile da accettare. Per molti resta semplicemente assurdo, un qualche cosa che appartiene solo alla fantasia.

Eppure di bilocazione si parla da secoli e secoli. È un fenomeno presente nelle esperienze spirituali di tutte le civiltà più antiche.

Certo si tratta di un'esperienza ai confini della realtà. Ma che non va rifiutata soltanto perché sfugge al controllo razionale. In padre Pio le bilocazioni erano frequentissime e alcune sono state documentate in maniera sconvolgente.

Riportiamo un brano tratto dal testo di Allegri in cui l’autore riporta un brano scritto da Angelo Battisti, grande amico di padre Pio, nonchè suo figlio spirituale. Angelo Battisti fu chiamato da padre Pio ad amministrare la "Casa sollievo della Sofferenza".

"Una sera," scrisse Battisti "il Padre mi disse: "Cerca di riposarti che sei stanco".

"Lo guardai e vidi sul suo volto una sofferenza maggiore del solito e allora, di rimando gli risposi: "Si riposi lei, Padre, perché noi abbiamo molto bisogno di lei".

""Per me," disse il Padre "adesso comincia un'altra giornata. E tanto se riposo sei sette ore l'anno."

"Rimasi colpito da quelle parole. "Padre, vorrà dire sei sette ore per notte."

"E lui, fissandomi dritto negli occhi: "Ti dico all'anno: non mi capisci mai quando ti parlo?".

"Cominciava per lui la giornata delle bilocazioni. Andava dove il Signore lo chiamava.

""Padre," gli domandai "ma lei, quando parte in bilocazione, sa dove va, da chi va e perché va?"

""Certo che lo so."

""Potrei accompagnarla come aiutante?"

" E no, figlio mio. Devo andare solo. Qualche volta sono accompagnato dal serafico Padre San Francesco o da Sant'Antonio da Padova."

""Eppure, Padre, una sera l'ho assistito a coricarsi insieme ad Enrico e lei subito si è addormentato".

""Era il modo per non mandarvi via. Vedendomi dormire, ve ne siete andati e io ho cominciato a fare ciò che dovevo."

È un brano terribile. È scritto con la semplicità più assoluta ma solleva un velo su uno dei fenomeni più straordinari e complessi della mistica e della vita di padre Pio: i suoi viaggi in "bilocazione".

"Il fenomeno delle bilocazioni di padre Pio fu ampiamente documentato" mi disse un giorno padre Domenico Mondrone, gesuita, biografo del Cappuccino stigmatizzato. Padre Mondrone era un uomo di scienza e di grande ponderatezza. Autore di una trentina di opere, fu, per oltre mezzo secolo, una delle firme più illustri di "Civiltà cattolica", la celebre rivista dei gesuiti.

"Secondo gli studiosi di mistica," mi spiegava padre Mondrone "la bilocazione (presenza simultanea di una medesima persona in due luoghi diversi si distingue dall' "agilità", che invece è la traslazione corporale, quasi istantanea, da un luogo a un altro. Nella vita di padre Pio si ebbe un solo fenomeno di "agilità", mentre numerose furono le bilocazioni.

"Non esistono spiegazioni razionali a questo fatto. Si pensa che sia lo spirito a staccarsi dal corpo e a recarsi in un altro luogo, ma non si sa come ciò possa avvenire. Quando lo spirito "viaggia", il corpo resta immobile. A volte, anche nel mezzo di una conversazione, padre Pio troncava il discorso e rimaneva come assopito. Si ritiene che in quei momenti viaggiasse in bilocazione".

dal sito http://web.tiscali.it/padrePio/frame.htm