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Sono i testi scritti negli ultimi secoli prima di Cristo e nei primi due secoli dell’era cristiana, che non entrarono a far parte di nessun canone Bibbia. Sono anche detti pseudoepigrafi, perché attribuiti falsamente ad un autore. Molti frammenti aramaici della grotta 4 appartengono alla letteratura enochica (Libro dei Vigilanti, Libro dei Sogni, Epistola di Enoc, Libro dell’Astronomia). C’è anche parte del Libro dei Giganti.

Dai frammenti è possibile ricostruire la presenza di 15 o 16 copie del Libro dei Giubilei. Inoltre ci sono alcuni frammenti di opere che servirono di base per la compilazione del Testamento dei XII Patriarchi, ovvero il testamento di Neftali, di Giuda, di Giuseppe e di Levi.

Le grotte hanno fornito anche alcuni resti di opere finora sconosciute: oltre al grande apocrifo della Genesi, brevi testi su Noè, Giacobbe, Giuseppe, Qahat, Abram, Mosè, Giosuè, Samuele, Davide, Geremia, Ezechiele, Daniele ed Ester.

Ci sono poi numerosi frammenti di testi che assomigliavano ai libri sapienziali della Bibbia (Proverbi, Giobbe, Ecclesiaste, Siracide e Sapienza).

(Andrea Nicolotti)