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Secondo il mito, i Tarocchi nascono in Egitto, al tempo ormai lontano dei Faraoni, figli della sapienza del dio Thot che se ne serviva per comunicare con i sacerdoti. Quest'ultimi traevano i loro oracoli dalle immagini del "libro di Thot", che, raffigurate sulle pareti delle aule dei templi, venivano usate anche durante le iniziazioni ai misteri di Osiride.Thot, divinità rappresentata come un uomo con la testa di montone, era il signore del sapere, il custode dei conti, della scrittura e quindi del linguaggio segreto e misterioso dei geroglifici e di tutte le arti magiche. Tale era il suo mito e così grande, che non solo fu una delle poche divinità onorate durante la decadenza dell'Egitto, ma il suo culto sopravvisse presso gli antichi Greci con immutato splendore. Persino Platone, nel suo "Phaedrus, LIX", ricorda questo dio quale sorgente dei numeri e del calcolo, della scrittura e dei testi magici e quale inventore del gioco dei dadi. In età ellenistica avanzata, furono particolarmente venerati, dai mistici del tempo, i Libri Ermetici che si credeva racchiudessero la sapienza di Thot: egli, nella sua infinita saggezza, capì che la parola non era sufficiente per descrivere i misteri dell'animo e della mente, della vita universale o del cosmo, e allora regalò all'uomo il linguaggio dei simboli, affinché gli servisse come tramite per mettersi in contatto con l'infinito e come mezzo per elevarsi.
Nei Tarocchi, però, confluiscono, armonizzati in un unico pantheon, tutta una serie di miti classici: da Era-Giunone, raffigurata nella Papessa, a Zeus-Giove trasformato nell'Arcano del Papa, nonché immagini bibliche come l'Angelo del Giudizio o il Diavolo, ed anche le virtù cristiane della Temperanza, della Giustizia e della Forza.
Ai Tarocchi non è estranea neppure la mitologia ebraica: infatti secondo Papus, uno dei più grandi studiosi in questo campo, i quattro semi degli Arcani Minori corrispondono alle lettere sacre Jod, He, Vau e he.
Picard afferma che il mito dei Tarocchi significa che essi non possono essere leggibili per tutti: si può studiarli, ma solo ad alcuni è dato il potere della chiaroveggenza che mette l'uomo in relazione col piano astrale. Del resto anche Thot parlava alle genti tramite i sacerdoti, suoi interpreti.