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Il Turchese

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    marina53
    Utente Veteran
    00 06/08/2004 14:39
    Imitazioni

    Facilmente confondibile con: odontolite (sostanza di origine organica, detta anche turchese d'ossa), crisocolla; sintesi: attualmente ottenuta con buoni risultati; imitazioni: sostanze artificiali vetrose varie e materiale naturale di scarse qualità come gemma, trattato artificialmente con vari metodi. L'acquisto delle turchesi richiede oggi una certa cautela: sono moltissime le pietre di turchese ricostituita con polvere di minerali di rame, pressata e fissata ad alte temperature, prima di essere colorata, o quelle artificiali su formula di Pierre Gilson, ideata per il mercato negli anni Settanta del Novecento. Talvolta anche le macchie marroni di limonite, le venature grigie di arenaria o quelle nere di diaspro concrescenti, bastano a garantire, quanto un esame al microscopio.

    Tradizione

    Gli islamici riconoscevano alla gemma potenti virtù terapeutiche, tanto da usarla come antidoto contro le punture degli scorpioni. I nomadi del deserto al fine di vedere esauditi i loro più ambiziosi desideri, solevano stringere nella mano destra la preziosa pietra azzurra. E fu l'attività mercantile dei nomadi ad alimentare la credenza, ancora viva, che la turchese sia portatrice di fortuna nei commerci: a patto che sulla pietra venga inciso il simbolo dell'Acquario, la costellazione che governa le amicizie e l'abilità negli affari. Più spirituali gli indiani d'America: per loro indossare una turchese significava fondere la mente con l'universo, essendo l'azzurro il colore del Grande Spirito dei Cieli. Felicità e fortuna, secondo gli orientali, può derivare da un anello di turchese, purché regalato da una persona amica. Se il lapislazzuli è come un cielo notturno, blu e stellato, la turchese è il cielo di giorno, celeste e luminoso. E' una delle gemme più antiche, utilizzate come ornamento: i vaghi da collana, rinvenuti in Mesopotamia, risalgono al 5000 a.C. e la gioielleria egizia ha abbondantemente incastonato la turchese del Sinai, la cui polvere era anche di uso cosmetico. La turchese racconta Plinio, si trovava "in mezzo a rupi inaccessibili e ghiacciate" nelle montagne presso Samarcanda, "sporgente in forma d'occhio e debolmente attaccata, come se non fosse parte integrante della roccia ma vi fosse stata poggiata" e veniva staccata, non soltanto per essere usata come "piacevole ornamento", ma "quale valore" per pagare le tasse. Per i tibetani rappresenta il cielo, tanto che sia su collane e cinture, che su reliquari "gau" (ciondoli) e sui copricapi femminili "perak", la turchese è abbondantemente incastonata. La tradizione apache la definisce Ts'its'tsi'nako, "il respiro di Donna Cielo", che "pensa il creato e conduce col canto la vita delle sue sorelle". Una leggenda Pueblo, cara a tutti i gruppi indigeni del Nuovo Messico e dell'Arizona (Hopi, Tano, Keves) narra che in uno dei loro "Kiva", templi sotterranei rituali e luoghi inaccessibili per l'uomo bianco, c'è un altare con colonne di quarzo, dove è custodita una turchese a cuore, "il cuore del mondo". Presso gli Aztechi il dio del fuoco si chiamava Xiuhtecuhtli, che significa "Signore della turchese", mentre Uitzilopochtli, "Principe di turchese" era il Sole allo zenit e la divinità del "fuoco della guerra". Questa gemma, forse per il valore elevato e la scarsa quantità che arrivava fino ai Paesi del Mediterraneo, non fu invece molto utilizzata da Greci e Romani
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    marina53
    Utente Senior
    00 22/06/2004 19:29
    Turchese
    Il turchese deve il suo colore, che va dal blu intenso al celeste azzurro verde, alla presenza di rame. La varietà piu' quotata è quella di colore blu intenso. In questa pietra si trovano spesso delle venature di colore marrone e nero dovute ad inclusioni di ossido di ferro o della roccia madre. Viene principalmente lavorato a cabochon, per anelli e collane. I paesi di provenienza piu' importanti sono l'Iran e gli USA

    Durezza: 5 - 6.
    Composizione chimica : CuAl6 (OH)8 (PO4 )4 .4H2O.
    Peso specifico: 2,6 - 2,8
    Sistema cristallino: triclino
    Indice di rifrazione: 1,61

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    Questa bella pietra massiva dall'inconfondibile e ben noto colore fu molto amata dai su meri, dagli egizi e dai popoli precolombiani.
    A darle il nome furono però i turchi, che per essa nutrivano un grande interesse soprattutto commerciale, rendendola oggetto di scambio nei traffici con vari paesi. In Europa venne utilizzata solo dopo la caduta dell'impero napoleonico, quando gli aristocratici rientrati in patria decisero di far indossare alle loro donne solo gioielli con pietre semipreziose, tra cui anche le turchesi.
    Mitiche erano le turchesi provenienti dalla Persia, oggi praticamente introvabili e il cui poco materiale reperibile ha prezzi proibitivi.
    Le turchesi presenti sul mercato provengono dai giacimenti dell'Arizona, del Nevada, del New Mexico, del Brasile, dell'Australia e del Sud-Africa.
    Opaca, porosa, tenera la si trova normalmente in forma massiva in vene o croste entro rocce vulcaniche o sedimentarie. Il suo particolare colore azzurro intenso, molto pregiato, è dovuto alla presenza di un composto di rame mentre la tonalità verdastra, meno apprezzata, è dovuta alla presenza di ferro. La natura porosa di questo minerale, lo rende molto delicato e suscettibile a variazioni di colore. Infatti il rame in esso contenuto, reagisce a contatto con determinate sostanze ossidandosi e assumendo cosi un colore verde spento e opaco. Un processo, questo, irreversibile e irrimediabile che si può evitare solo con precisi accorgimenti:
    non deve essere bagnata, lavata, spruzzata di profumo, accostata a cosmetici untuosi e poiché il sudore stesso può danneggiarla, è buona norma, ogni qual volta l'abbiamo in­dossata, pulirla con un panno morbido e asciutto.
    Oggi per ovviare a tutto ciò il materiale che si lavora viene talvolta trattato con una sostanza trasparente che lo rende duro e stabilizzato. Questo trattamento non viene "condannato" dal mondo gemmologico perché non altera né il colore, né l'aspetto, né la naturalità della turchese ma la protegge esclusivamente dagli agenti esterni. Certo è che quando ciò avviene, la turchese deve essere venduta specificando che si tratta di turchese "trattata e stabilizzata".
    Attenzione, però, a non confondere questo tipo di turchese trattata, che sempre turchese naturale è, con le ricostituzioni o impasti a base di resine che si trovano in commercio e che non si possono assolutamente definire turchesi.
    Molto diffuse sono anche le imitazioni in vetro, porcellana blu e minerali naturali, tra cui l'amazzonite, la crisocolla e la variscite, che per aspetto e colore molto le assomigliano.
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    diufy64
    Utente Senior
    00 27/05/2004 11:16
    Turchese

    Il suo nome è ispirato dal colore degli stupendi laghi di Turchia. E' molto apprezzata per le sue qualità ornamentali, le stesse moschee sono impreziosite con questa pietra, mentre alcune cupole famose risplendono dell'affascinante colore. Deve al rame la sua tipica colorazione. E' quasi sempre opaca e può essere di un azzurro uniforme (la qualità più preziosa) o contenere venature brune o nere.
    In Egitto questo minerale era considerato il simbolo dell'Al di là e dell'Universo. Il Turchese è il simbolo della presenza divina sulla terra. E' quindi una pietra che stimola pensieri elevati, che libera l'anima dalla schiavitù dei sensi aprendole spiragli di luce provenienti dal cielo.
    Facilita il rilassamento mentale e fisico, promuovendo nel contempo il gusto del bello e del sublime. Aiuta a liberarsi dagli stimoli negativi e dal senso di oppressione. E' una pietra da indossare soprattutto quando dobbiamo convivere con persone opprimenti, pessimiste, che mostrano uno spiccato egocentrismo negativo.
    Più in generale il Turchese svolge un ruolo di tonico, rigeneratore e ricostituente. Se ne consiglia l'uso alle persone deperite, anoressiche, malinconiche.
    Quando indossato, questo minerale, previene o riduce il mal di testa, le febbri di varia natura, fortifica gli occhi e accelera i processi di guarigione.
    In campo magico è da sempre adoperato come amuleto portafortuna come scudo anti-malocchio.
    I suoi cambiamenti di colore sono considerati come segni importanti da non sottovalutare. Se, per esempio, un Turchese sbiadisce improvvisamente, c'è un pericolo in arrivo. Se tende ad una colorazione nerastra può essere indice di problemi sentimentali o di tradimento. Se presenta forti sfumature verdastre siamo noi stessi a 'comportarci male' dimostrando eccessiva auto-indulgenza ed è comunque un chiaro segnale di controllare l'alimentazione.
    Il Turchese è la pietra sacra delle tribù degli Indiani d'America.