00 29/04/2004 16:00
Il PATCHWORK (dall'inglese patch, pezza e work, lavoro) e' l'arte di cucire insieme piccoli pezzi di tessuti differenti per ottenere un insieme piu' grande.
Questa tecnica permette di utilizzare ritagli che, accostati con attenzione, possono formare disegni molto piacevoli e di notevole impatto cromatico.
Puo' essere realizzato a mano o a macchina, a seconda dei motivi e delle preferenze personali.
Anche se si e' abituati a considerare quest'arte come una tecnica prettamente americana, essa e' presente in tutte le culture, basti pensare alle bandiere medioevali o anche al costume di Carnevale di Arlecchino.



Il secolo di maggior successo per il Patchwork e' il 1800: sia in Inghilterra che soprattutto in America, le donne (e spesso anche gli uomini) si dedicarono a questa attivita', vuoi per passione, vuoi per necessita' pratiche, quando per ristrettezze economiche o, come appunto in America, in luoghi disagiati, dove la disponibilita' di stoffe era ridotta, si era costretti ad utilizzare ogni singolo pezzetto di stoffa di abiti smessi senza buttare via nulla.
E proprio in America nasce l'esigenza di confezionare le trapunte tramite tanti riquadri separati che poi venivano uniti a formare un tutt'uno: la routine della vita pionieristica, infatti, vedeva la necessita' di adeguarsi a piccoli spazi: si faceva spesso patchwork durante i lunghi viaggi in carovana o nelle pause dei lavori nei campi, per cui le piccole dimensioni dei manufatti erano quanto mai opportune.
Oggigiorno il Patchwork vede una nuova rinascita, nell'ottica di una visione piu' moderna e forse meno funzionale del processo: non piu' coperta indispensabile, realizzata con stoffe di recupero proprio per evitare uno spreco di materiale, ma oggetto d'arte, studiato e lavorato di per se stesso, magari con stoffe anche costose. E oggi esce anche dallo spazio ristretto della camera da letto per diventare elemento decorativo, pannello volto ad una funzione ornamentale e non piu' solo pratica.