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Già note ai cinesi a partire dal XIII sec. a.C., ma introdotte in Occidente soltanto in epoca medioevale, le carte hanno costituito, e probabilmente costituiscono tuttora, il mezzo più diffuso e più semplice per prevedere il futuro.

Signori incontrastati della divinazione cartomantica sono senza dubbio i celebratissimi Tarocchi, che da sempre hanno suscitato attorno a sé un alone di mistero e di grande fascino.

Secondo molti studiosi i Tarocchi vennero codificati,nella loro
struttura simbolica essenziale,da Ermete Trimegisto nell'antico e famoso "libro di Thot", che riportava impressi su 68 lamine d'oro altrettanti geroglifici egiziani a spiegazione di tutte le azioni e i sentimenti umani.

In seguito i Tarocchi furono interpretati e tradotti da un appassionato, appena il nome, Guillaume Postel, che vi dedicò tutta la propria vita e che alla fine del lungo e faticoso lavoro divenne completamente pazzo.

Restano comunque controverse e quanto mai incerte le origini di queste carte al punto che nessuno è mai stato in grado di stabilire con assoluta certezza dove e quando siano comparse per la prima volta. Se alcuni occultisti si sono dichiarati convinti che provengano dall'antico Egitto, altri li hanno
fatti risalire alla remota Babilonia, se non addirittura alla favolosa terra di Atlantide.