MUSEI VATICANI

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marina53
00martedì 8 giugno 2004 15:33
Musei Vaticani occupano una parte dei palazzi costruiti dai Papi a partire dal XIII sec. ingranditi ed abbelliti fino ai giorni nostri.
Al primo piano, immancabile è la visita della Cappella Sistina, che attira visitatori da tutto il mondo. Papa Giulio II, chiamò Michelangelo a Roma per affidargli la progettazione della propria tomba. Cambiando idea gli chiese di dipingere la volta della Cappella Sistina. L'impegno era enorme, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo: si trattava di dipingere quasi 500 metri quadrati di superficie con storie bibliche, sibille e profeti. La volta, affrescata da Michelangelo tra il 1508 1512, illustra episodi della Bibbia, dalla Creazione del mondo al Diluvio Universale, mentre sulla parete di fondo, sopra l'altare è illustrato il Giudizio Universale, dipinto dall'artista a partire dal 1534. Per dipingerlo furono distrutti un affresco del Perugino e le lunette dipinte dallo stesso Michelangelo. Nelle lunette nuovamente dipinte, sono raffigurati gli strumenti della Passione, Cristo è al centro dell'affresco, avendo alla sua destra gli eletti, alla sua sinistra i dannati, in basso a sinistra la Resurrezione della Carne, al centro una grotta (probabilmente l'ingresso dell'inferno) poi, con sicuro riferimento a Dante, Caronte con alcuni peccatori e, nell'angolo di destra Minosse. Il Giudizio di Michelangelo, insieme all'entusiasmo di molti, suscitò anche perplessità, noncerto per il valore artistico ne per i contenuti, quanto piuttosto per i nudi che apparvero scandalosi sopra l'altare del Papa. Sempre al primo piano troverete il Museo Pio Clementino con opere greche e romane come il Torso del Belvedere (I sec a.c.) la Venere di Cnido copia romana della Venere di Prassitele, il gruppo del Lacoonte opera ellenistica del I sec a.c. , l'Apollo copia romana del II sec., il Perseo opera neoclassica del Canova acquistato da Pio VII, l'Hermes opera romana del II sec. ispirata a Prassitele, e l'Apoxiomenos di Lisippo ( I sec.) copia romana da un originale in bronzo raffigurante un atleta che si deterge il sudore, molto popolare nell'antica Roma collocato nelle terme di Agrippa. Al secondo piano è sito il Museo Etrusco che conserva nella sala II una bella fibula in oro del VII sec. a.c., ornata di leoni e anatroccoli a tuttotondo. Nella sala III vi accoglierà il famoso Marte di Todi, raro esemplare di statua in bronzo del V sec. a. c. Nell'appartamento di Giulio II le stanze di Raffaello, sono quattro vani decorati da lui stesso e dai suo discepoli dal 1508 al 1517, capolavori dell'arte Rinascimentale. Da notare: l'incendio di Borgo, la scuola di Atene, il Parnaso, Eliodoro cacciato dal Tempio, la Messa di Bolsena e la liberazione di San Pietro. Nella sala VIII della Pinacoteca ci sono alcuni capolavori tra i quali tre opere di Raffaello: Incoronazione della Vergine, la Madonna di Foligno, Trasfigurazione. Fanno bella mostra, nella sala IX San Girolamo di Leonardo da Vinci, e nella sala XII la Disposizione del Caravaggio.

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