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CIVILTA' MICENEA e MINOICA

Ultimo Aggiornamento: 26/10/2004 22:59
Utente Junior
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26/10/2004 22:59


La civiltà MINOICA nasce nel 3° millennio a.c. a CRETA, con i primi insediamenti indigeni organizzati, questo periodo viene definito PREPALAZZIALE (2900-2200 a.c.).
Sull'isola giungono nuove popolazioni originarie dall'Asia minore, importano la lavorazione della pietra (per edificare le robuste case), la ceramica, l'agricoltura, la pesca e l'allevamento di animali, come principali attività lavorative. Cresce inoltre il commercio via mare con l'EGITTO e i Regni SIROPALESTINESI.

Insediamenti PRECICLADICI (indigeni dalle isole CICLADI, soprattutto da NAXOS, PAROS e AMORGOS) si stabilirono sulle montagne bianche (Creta ovest) dove costruirono le rarissime tombe a THOLOS di pietra (le più antiche).

Poi segue il periodo PROTOPALAZZIALE (2200-1700 a.c.), in questi secoli i Minoici su imitazione dei regni d'EGITTO e SIROPALESTINESI, espandono i villaggi, edificando i primi palazzi centralizzati, che riunivano le quattro funzioni di uno Stato incredibilmente avanzato per l'epoca:
Funzione economica; immagazzinaggio dei prodotti agricoli, artigianali e animali con smistamento e spedizione
Funzione politica; il potere giuridico ed esecutivo diretto da un sovrano (utilizzavano la legge del rimborso verso un torto subito e non condannavano a morte, l'integrità della famiglia era intoccabile e non tolleravano l'adulterio, pagamenti in argento)
Funzione amministrativa; la contabilità delle entrate e delle uscite
Funzione culturale; la religione, i templi, i sacerdoti e le sacerdotesse
I prodotti principali erano:

Cereali (grano e orzo)
Vino e birra
Olio d'oliva
Legumi (lenticchie, piselli, origano)
Erbe profumate, mediche ed aromatiche
Maiali, pecore e tori
Tessuti derivati dalla lana
Centri PROTOPALAZZIALI di Creta:

Triade commerciale tra APODOLOU, MONASTIRAKI e FESTOS, tutti centri di origine PRECICLADICA.
CNOSSO e ANEMOSPILLA (tempio)
Creta est con il QUARTIER MU (MALIA) e PIRGOS
Periodo NEOPALAZZIALE (1700-1450 a.c.). Nel 1700 a.c. gran parte di Creta è devastata da un terremoto, che rade al suolo le aree centro-occidentali. Le città nella Creta orientale rimaste illese dal disastro, cadono a causa delle lotte interne, scatenate dall'impoverimento delle città distrutte. Concluse le lotte, i Minoici si riorganizzano e ricostruiscono i palazzi, più grandi e lussuosi dei precedenti.
Tutti seguono un nuovo stile architettonico, comprese le ville di HAGHIA TRIADA, TYLISSOS, GOURNIA, ARKHANES, il PICCOLO PALAZZO in zona CNOSSO, NIROU KHANI (tra MALIA e CNOSSO).
Vengono inoltre ricostruiti anche i grandi centri di CNOSSO, FESTOS, KUDOLIA, MALIA e KATO ZAKROS.
Tutte queste nuove costruzioni nascono dai progetti del mitico architetto di Re MINOSSE, dai testi chiamato DEDALO, ripreso poi nella mitologia classica.
La caratteristica principale di questo nuovo stile sono le colonne tonde, i pilastri e i porticati. I piccoli cortili interni servivano ad illuminare gli ambienti, evitando l'apertura di finestre nei muri esterni del palazzo, ne derivava quindi un aspetto ermetico all'esterno e lussureggiante all'interno. I Minoici non possedevano fortificazioni intorno ai loro palazzi, sfruttavano le sommità di colline o rocce, come elemento difensivo e la loro forza era tutta in mare, con le loro lunghe e numerose navi.

Periodo MICENEO (1450-1100 a.c.). In questo periodo gli ACHEI di MICENE e TEBE a capo delle altre città invadono Creta e ne prendono il controllo, fino all'arrivo dei POPOLI DEL MARE e un secolo dopo, l'invasione dei DORI.

La società Minoica era governata da una casta sacerdotale, rappresentata da un "RE SACRO" o "GRANDE SACERDOTE" chiamato MINOSSE, probabilmente eletto da un'assemblea nobiliare e sacerdotale, come in uso dagli HITTITI. I Minoici possedevano inoltre prostitute sacre, utilizzate in alcuni culti.
Lo schema di principio dei palazzi Minoico/Micenei era basato su un cortile centrale (solitamente orientato da nord a sud) con una scala monumentale che conduceva ai sacri propilei con MEGARON e ai magazzini.
Tutte le abitazioni circondavano il palazzo, in vicoli stretti, come una corona e non esistevano mura di fortificazione. Passeggiare tra le rovine di questi palazzi dà veramente l'impressione di stare in un labirinto, ci sono scale che salgono e scendono, vicoli ciechi e molto altro ancora. Di fronte a tali opere non è possibile non immaginare lo splendore di quelle città quando erano ancora vive ed integre, se esistesse la macchina del tempo ……….
Le stanze aperte sui grandi cortili principali dei palazzi, appartenevano alla vita pubblica, con magazzini, negozi artigiani, templi votivi, camere di tribunale e un passaggio verso i propilei sacri.
I PROPILEI SACRI erano composti da una grande scala monumentale che solitamente partiva dal cortile principale e saliva ai piani alti, dedicati alla classe governante.
Queste scale fungevano anche da teatro (i gradini accoglievano i spettatori). Chi entrava nel propileo, attendeva il proprio turno in un anti-salone adiacente al grande salone (MEGARON), la stanza più bella e importante del palazzo, sede di dialoghi e di banchetti.
Questi grandi saloni, chiamati poi MEGARON dai Micenei, costituiti dai tipici 3/4/6/8 pilastri o colonne con un braciere sacro sempre acceso e con aperture verso le stanze Reali.
Le stanze Reali avevano gli ingressi principali nei cortili minori o da accessi sui lati esterni del palazzo, apparentemente le stanze sembrano divise tra quelle del Re e quelle della Regina, si suppone!!!, perché in realtà ancora oggi non si conosce la vera destinazione di quelle stanze, sempre eleganti e spaziose, indice certo di benessere, chiunque ci vivesse, copriva sicuramente cariche molto importanti.
L'organizzazione dei palazzi Minoico/Micenei ricorda molto la struttura medioevale dei castelli, dove esistevano spazi per il lavoro, spazi per la truppa, spazi per la plebe e spazi per la nobiltà, ogni classe sociale al proprio posto.
Gli affreschi sono presenti nei propilei e nelle aree sacre.
Dando un'occhiata ai reperti Minoici, si resta meravigliati dall'incredibile somiglianza ad oggetti utilizzati ancora oggi, nella vita quotidiana, ad esempio tazzine con manico (servivano per travasare i liquidi dai grandi vasi) come quelle del caffè e poi i piatti, bicchieri e calici, vasi di ogni misura e tipo, le posate tipo piccole lance affilate lunghe circa 15 cm. Le similitudini sono molte ma cambiavano gli usi.
Dai molti IDOLI ritrovati si apprende che i Minoici pregavano a mani alzate o unite e su alcuni vasi compare la figura di un uomo alato (come un angelo) che offre le proprie mani al defunto.
Le tombe sembrano vasche con il coperchio ed il culto dei morti riprendeva in parte la tradizione EGIZIA con vasi e lampade ad olio, i crateri (vasi bassi e larghi) per i cibi e alcune brocche per il vino. I Minoici credevano nella reincarnazione (culto orfico) e temevano che se l'anima del defunto fosse tornata nel suo vecchio corpo, costui doveva essere dissetato e nutrito, le lampade ad olio per trovare la via di uscita dalla tomba, solitamente scavata nella roccia morbida o addirittura in grotta naturale.
Le grotte utilizzate come templi sotterranei, erano dedicate al culto della DEA MADRE-TERRA ed erano composte da un altare o panca con appoggiati gli idoli e le corna, circondato a sua volta da un TEMENOS (recinto sacro), con condotti verso piccole stanze scavate, per accogliere tombe e voti (doni). Tutto il tempio sotterraneo era gestito da Sacerdoti e da Sacerdotesse.
Mentre i templi dedicati a ZEUS, erano quasi tutti all'aperto, sulla sommità di una collina, protetta da una cerchia di monti più alti, come una corona.
Lo stile principale di questi templi è il TEMENOS con altare e STELE di pietra (con inciso il simbolo dell'asterisco " * " (il cielo) e la terra con il simbolo della doppia ascia).
I templi incorporati nei grandi palazzi erano invece composti sostanzialmente da quattro camere (ingresso, LUSTRAL BASIN, santuario e magazzino):

1. il fedele entrava nella prima camera d'ingresso, depositava il proprio voto (dono), che i sacerdoti poi riponevano l'offerta nei magazzini del tempio
2. il fedele entrava nel LUSTRAL BASIN e si purificava, il bagno era composto da pietre levigate e l'acqua giungeva alla vasca tramite delle tubazioni da una o più cisterne
3. il fedele ora pronto e purificato accedeva al santuario a volte anche sotterraneo in una cripta, dove poteva pregare gli idoli, appoggiati su altari o panche ed il braciere sacro che non doveva mai spegnersi

Il MEGARON di origine Minoica, rappresentava la sala sacra dei ricevimenti con i pilastri o le colonne lignee ed un braciere, i Micenei continuarono questo utilizzo semplificandone le rifiniture, nel successivo periodo Geometrico il MEGARON divenne la stanza principale con le varie colonne per sorreggere il soffitto (tipica casa Omerica) e nel periodo Arcaico lo ritroviamo ulteriormente ridotto a STOE (portico e colonnato) e propileo classico (ingresso colonnato alle acropoli o alle zone sacre). Nel periodo Classico la colonna diventa uno stile a se, simbolo di arte e potenza, opere originali insuperate, ancora oggi in grado di sbalordire per la tecnica e la logica.
Rox

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