|
25/07/2004 18:49 | |
Insieme di pratiche rituali e incantesimi attraverso i quali si cerca di ottenere un effetto sulla realtà, come la guarigione di una malattia o la morte del proprio nemico.
L'attività magica si è evoluta da un lato verso le arti, le tecniche e la scienza, dall'altro verso le religioni dotate di apparato dogmatico ed ecclesiastico.
Nel mondo classico innumerevoli autori attestano un forte radicamento della magia nella vita pubblica e privata (da Omero a Virgilio a Ovidio, Lucano, Apuleio).
Altrettanto diffuse furono le pratiche magiche nell'occidente medievale e moderno: la stessa religione cristiana, come la medicina, appariva, specialmente agli occhi del popolo, infusa di elementi magici.
Tipica espressione di questa magia popolare era la figura della strega o dello stregone: un membro a sé del corpo sociale, riconoscibile per certi tratti fisici, o per modalità particolari della nascita.
Ma vi era anche una magia colta, votata alla ricerca alchemica, astrologica, negromantica, che riprese vigore nel Quattrocento con la riscoperta della tradizione ermetica e neoplatonica.
Il declino del magico si verificò progressivamente, a partire dal XVI secolo, in concomitanza con le trasformazioni religiose (Riforma e Controriforma), la rivoluzione scientifica, la modernizzazione. |