Il Castello di Praga

IL CASTELLO DI PRAGA

Con il ponte, superiamo l'isola di Kampa, piena di angoli suggestivi che in alcuni casi richiamano alla mente la nostra Venezia. Attraversato il ponte, si entra in Mala Strana, il più romantico dei quartieri di Praga, ove è situata un'altra chiesa di San Nicola, con all'interno affreschi illusionistici che creano l'impressione di ulteriori piani che non esistono. Wolfgang Amedeus Mozart, in occasione di un suo soggiorno a Praga, suonò l'organo di questa chiesa. Si imbocca quindi la ripida via Nerudova, costellata di antichi edifici caratterizzati dalle loro particolari insegne. Prima di avventurarci per la ripida salita, dissetiamoci alla birreria posta all'angolo (U Kocoura), che serve un'ottima birra apprezzata dallo scrittore Hrabal e dal regista Milos Forman (che qui ha ambientato il suo indimenticabile Amadeus). Lungo la Nerudova - ove è situata l'Ambasciata d'Italia - , troviamo le case "All'ancora d'oro" (al n.4), "Ai tre violini" (al n.12), "Alla coppa d'oro" (al n.14), "Da San Giovanni Nepomuceno" (al n.18), "Alla corona d'oro" (al n.13), "Alla chiave d'oro" (al n.27), "Alla ruota d'oro" (al n.28), al n.33 vi è un'abitazione che nel secolo XVIII era un posto alla moda per danzare: anche Casanova e Mozart pare che l'abbiano frequentata. Al n.34, l'insegna di San Venceslao a cavallo indica la presenza di una farmacia, poi "Alla barbabietola bianca" (al n.39), "Al leone rosso" (al n.41), "Al leone nero" (al n.45), "Ai due soli". Divertitevi a scoprirne altre, cercando anche di indovinare il mestiere del proprietario della casa. Un esempio ? ? "Ai tre violini" era appartenuta ad una famiglia di liutai, "Alla barbabietola bianca" era di un addetto alla coltivazione degli orti reali.......

A proposito: tutta questa fantasia aveva una ragione pratica..... nel Medioevo, le case praghesi non erano ancora numerate e pertanto questo era un efficace metodo per distinguerle.

Si arriva al Castello, come viene denominato quel complesso di 260.000 mq. con il Palazzo Reale, la Cattedrale, un'antica chiesa, un convento, musei e giardini.

Ricordiamo solo alcune meraviglie da non perdere assolutamente: superate le prime due corti, si staglia dinanzi l'imponente mole della Cattedrale di San Vito, le cui meraviglie iniziano con la porta d'oro, dove potete ammirare il mosaico de "Il Giudizio Universale", fatto in vetro boemo ed eseguito da artisti veneziani, un'opera unica del gotico boemo (1370). All'interno, la Tomba di San Giovanni Nepomuceno (...ancora lui...), fatta con due tonnellate d'argento, la Cripta Reale, la Cappella di San Venceslao, con le superfici decorate da più di mille pietre semipreziose (diaspro, ametista, calcedonio). La porta della Cappella possiede un pesante anello, simbolo della morte del santo: infatti la leggenda dice che quando Venceslao, su ordine del fratello Boleslao, venne colpito a morte a Stara Boleslav, si aggrappò all'anello di una porta che, dopo la sua morte, restò alzato. Se siete muniti di molta buona volontà, vi suggeriamo di salire gli oltre 300 scalini che portano sulla torre della Cattedrale: sulla vetta resterete senza fiato (oltre che per la salita) per lo splendido panorama della Città Vecchia.

Proseguiamo per la Basilica di San Giorgio e la sua cripta, il vecchio Palazzo Reale, con la scala dei cavalieri (si apre sulla sala Vladislao con larghi scalini e permetteva ai cavalieri di percorrerla a cavallo e disputare così dei veri e propri tornei indoor). Giungiamo infine al Vicolo d'oro, il cui fascino è tale che non è difficile immaginare, ai tempi di Rodolfo II, qualche barbuto alchimista al lavoro nel buio di queste casette multicolori, alla ricerca della mitica pietra filosofale, che tramuta ogni metallo in oro.

Questa è l'immagine che meglio si adatta all'atmosfera magica di Praga.