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Storia del "Palio di Siena" ... le contrade

Ultimo Aggiornamento: 24/07/2004 16:53
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24/07/2004 16:48

La Contrada: TARTUCA


Ultima vittoria: 16 agosto 2002 Gigi Bruschelli detto "Trecciolino" su Berio

La vittoria più bella: Il tre luglio 1991, la Tartuca ruppe un digiuno di diciannove anni ed un giorno grazie all'impresa di Cianchino ed Uberto. La carriera fu rinviata in quanto la sera del due luglio non fu possibile dare la mossa. Il mossiere Amod Cisi, al suo esordio, si trovò a gestire una situazione complicatissima, con il Montone al primo posto ed il Nicchio di rincorsa e con la Chiocciola e la Tartuca al terzo e quarto posto. Il Nicchio non vedendo mai il Montone in difficoltà non entrò, mentre il fantino della Chiocciola, Roberto Falchi detto"Falchino", era determinato ad ostacolare in tutti i modi ad ostacolare Cianchino, tutto questo mentre il buio incombeva e la piazza reprimeva a stento il proprio malcontento. Il giorno dopo però tutto andò liscio, dopo un'attesa relativamente breve, la Lupa e la Civetta furono le più pronte ad uscire dai canapi, mentre la Tartuca sembrava già togliata fuori grazie al duro ostacolo della Chiocciola. La Lupa, con Bufera su Careca, si mantennero in testa per quasi tutta la carriera, sembrava cosa fatta, ma Cianchino liberatosi dalla morsa di Falchino e superato la Civetta si avvicinò minacciosamente al battistrada. Al terzo Casato l'episodio decisivo, Cianchino un volta affiancato Bufera decise di tentare il sorpasso dallo steccato, l'azione riuscì, il Bufera nettamente sorpreso non riuscì ad abbozzare una reazione ed il cencio tornò dopo questa fantastica rimonta in Castelvecchio.

La rivalità: vedi Chiocciola

La curiosità: L'insegna della Tartuca ha subito nella storia molte variazioni, dovute in gran parte a motivazioni politiche. Fin dalle origini la Tartuca spiegava bandiere gialle e nere, salvo un breve periodo dal 1714 in poi, in cui il nero fu sostituito con il rosso. Tornata ai colori originali, nel 1847, il nero fu ancora sostituito stavolta con il bianco, in onore di Papa Pio IX, fu quindi adottata una bandiera uguale a quella vaticana. Nel 1849, la Tartuca riprese di nuovo i colori giallo e nero che però non erano graditi dal popolo, essendo infatti in epoca risorgimentale i colori tartuchini venivano associati all'odiata Austria. Per questo motivo non mancarono episodi di violenza ai danni della contrada che tra l'altro in occasione di ogni carriera veniva subissata di fischi, mentre al tricolore ocaiolo venivano tributati scroscianti applausi. Si decise per evitare di ulteriori problemi di sostituire il nero con il celeste di Casa Savoia, in seguito furono eliminati anche gli arabeschi neri e del 1858 la bandiera tartuchina prese la sua definitiva fisionomia che è poi quella attuale.

Il personaggio: Il tartuchino Silvio Gigli è stato per tutti la voce del Palio, prima in radio poi alla TV. Memorabili le sue cronache, tanto appassionate quanto garbate, impreziosite da competenza e dal motto rimasto famoso " E Siena trionfa immortale". Nella sua contrada, Silvio Gigli, ricoprì la carica di mangino, in verità per un breve periodo e con poco successo, la sua figura è associata a mille aneddoti, fra tutti quello legato al famoso Palio della Pace del 1945. In quell'occasione la Tartuca ebbe in sorte la bianca Elis montata da Amaranto, l'accoppiata si mostrò molto pronta in partenza, tanto che la sera del Palio uscì prima dai canapi per ben due volte. In entrambe le occasioni la mossa fu però annullata dal mossiere Pini, questa decisione scatenò la rabbia di Silvio Gigli che recatosi presso il verocchio rifilò due sonori ceffoni al mossiere, gesto che fece preludio alla inaspettata ed inedita decisione della Tartuca di ritirarsi dalla carriera. Il clamoroso sfogo di Gigli, in genere tranquillo anche in occasione delle cronache delle carriere più movimentate, suscitò molto clamore ma fu condivisa da molti, finanche dal capitano chiocciolino Guido Butini che strinse la mano al suo rivale in segno di ammirazione.


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