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14/07/2004 13:46 | |
La matita è lo strumento più comune per scrivere e disegnare
Essa è costituita da un sottile cilindretto di polvere di grafite (minerale a base di carbonio) ed argilla finissima detta mina, racchiuso da un involucro di legno tenero (cedro, ginepro, tiglio, ontano) facile da temperare
Materia prima per la produzione della matita è la grafite, una forma di carbonio naturale, creatosi, come il carbone, in epoca preistorica. Scoperta intorno al '500 nel Cumberland, originariamente la grafite era usata per fabbricare palle di cannone. Il suo uso come materiale da disegno era invece limitato, data la sua estrema friabilità. Bisognò arrivare alla fine del '700 per ottenere una grafite "solidificata" con argilla, corrispondente al prodotto oggi comunemente in uso.
La prima matita «industriale» nasce dalle mani di Kaspar Faber, ebanista di Norimberga, in Germania. Siamo nel 1761, e la moglie di Kaspar andava in giro per i mercatini, cercando di vendere le sue matite. Nel corso dell'Ottocento, è Lothar Faber a lanciare la tipica matita esagonale e a dare un respiro internazionale all'azienda: acquisita una riserva di grafite in Russia, vengono aperte le prime filiali a New York, Londra e Parigi. La matita si globalizza, e comincia l'ascesa sociale dei Faber. Diventati nobili per decisione dei sovrani di Baviera, i Faber sono i primi a condurre in Germania una guerra per la protezione dei prodotti: sempre più concorrenti, infatti, imprimevano l'ormai famoso marchio sulle proprie matite.
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